Area Archeologica di Carminiello ai Mannesi
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ioPresidente
Naples, Campania, Italy2 674 contributions
oct. 2024 • Entre amis
Naples is an open-air museum and going up via Duomo from Corso Umberto , to go towards the Duomo , in a side street on the right a few meters show off the remains of this Mithraeum and a domus with thermal environments . You have to get organized to look for days and visits, but it's worth wasting your time.
Écrit le 1 novembre 2024
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Roberta G
1 contribution
déc. 2022 • Entre amis
Ho visitato il complesso domenica scorso grazie alla visita guidata gratuita proposta dal GAN. La guida è stata veramente bravissima, si vedeva la passione e la volontà di far conoscere un pezzo di Napoli per lungo tempo abbandonato e usato purtroppo per altri scopi. È stato molto interessante, soprattutto per me che dopo anni passati a notare quelle rovine mentre andavo all'università, sono finalmente riuscita a visitarlo:) grazie
Écrit le 13 décembre 2022
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MonDS27
Naples, Italie3 contributions
déc. 2022 • Entre amis
Visitato oggi. Complesso molto bello e interessante da scoprire, dovrebbe essere reso parte della città, come oggi auspicava la guida, persona molto gentile, accogliente e preparata. Attraverso le sue parole è riuscita a ricreare quanto purtroppo è andato perso. Spero che l'associazione che se ne occupa riesca davvero a sviluppare un bel progetto e magari, a riportare alla luce tutta la parte ancora interrata. Chi lo sa, potrebbe diventare una nuova fonte di cultura per tutti noi e lavoro per loro che lo meritano!
Écrit le 11 décembre 2022
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Lavieesbelle
Naples, Italie4 contributions
août 2020 • En famille
Uno degli scavi archeologici più grandi di Napoli a cielo aperto, semplicemente spettacolare, a pochi passi dal duomo
Écrit le 9 octobre 2020
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Emanuele C
27 contributions
févr. 2018 • En solo
A ridosso di via Duomo, tra l'edilizia moderna e contemporanea, non mi sarei mai aspettato di trovare un complesso archeologico di questo tipo. Napoli è veramente una città che offre monumenti dietro ad ogni angolo, anche se a volte di difficile accesso.
Écrit le 10 février 2018
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domi751
Matera, Italie2 430 contributions
juill. 2016
L'Area Archeologica di Carminiello ai Mannesi e' una zona archeologica interessante con tanti referti
Écrit le 22 juin 2017
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292ginevra5
Province of Naples, Italie7 contributions
juin 2016 • En solo
Nel cuore del centro storico della città greco-romana di Napoli é situato il complesso termale di Carminiello ai Mannesi, al quale si accede da vico I Carminiello ai Mannesi, a Est di via Duomo. Delimitato a Nord da via Tribunali, dove é sormontato da un edificio, sulla cui facciata sporge un piccolo balcone (rigorosamente abusivo), mentre a Sud vi é la nota via di San Biagio dei Librai.
Il sito archeologico venne alla luce nel 1943 durante i lavori per la rimozione delle macerie della chiesa di Santa Maria del Carmine ai Mannesi, distrutta dai bombardamenti, durante un’ incursione aerea, nella seconda guerra mondiale.
Nell’ Alto Medioevo era stata costruita un' altra chiesa che poi venne inglobata nella Chiesa del cinquecento di Santa Maria del Carmine ai Mannesi.
Il diminutivo ' Carminiello ' faceva riferimento alle dimensioni modeste della chiesa, mentre il nome della via ' Mannesi ' agli artigiani che costruivano e riparavano i carri.
Il sito archeologico occupa un' intera insula, compresa tra il Decumano Maggiore e il Decumano Minore di Napoli, dove sono stati rinvenuti i resti di un grosso edificio di età romana, che ha inglobato nelle sue fondazioni i resti di una domus tardo-repubblicana preesistente. Edificato alla fine del I secolo d.C., è articolato su due piani, quello inferiore destinato ad ambienti di servizio, disposti intorno ad una grande stanza rettangolare affrescata, oltre ad un piccolo impianto termale verso sud. Al livello superiore invece si riconoscono una grande vasca rettangolare ed una piccola vasca con fontana centrale a gradini.
Nel corso dell' epoca imperiale fu costruito un Mitreo in due ambienti del piano inferiore. Il culto mitraico nell'impero romano sarebbe stato influenzato dalla scoperta della precessione degli equinozi da parte di Ipparco di Nicea. In base al quale Mitra sarebbe la potenza celeste capace di causare il fenomeno. Mitra era il dio dei patti, delle alleanze che raggiunse una grandissima popolarità tra soldati, schiavi e mercanti d’ Occidente. Sino a declinare con la diffusione del Cristianesimo. Il sacrificio caratteristico di questo nuovo culto, assente nel culto indo-persiano, era la tauroctonia. A tutt'oggi si scorgono i resti di un rilievo in stucco visibile sulla parete di fondo, che rappresenta il dio Mitra, un giovane energico, col volto girato, che indossa una corta tunica, brache, mantello ed un cappello frigio, nell'atto in cui afferra il toro con forza, portandogli la testa all' indietro per colpirlo al collo, sgozzandolo con la sua corta spada. Mentre lo scorpione attacca i testicoli del toro ed un serpente ed un cane sembrano bere dalla ferita del toro. Questi animali sono proprio quelli che danno nome alle costellazioni che si trovavano sull'equatore celeste, nei pressi della costellazione del Toro, quando durante l' equinozio di primavera il sole era nella costellazione del toro ( era del toro)
A partire dal V e fino al VII secolo il sito è servito da discarica e come ricettacolo per rifiuti urbani. Dopo il VII secolo, forse anche a seguito della costruzione della prima chiesa, alcuni ambienti dell'edificio romano furono riutilizzati per scopi imprecisati (abitazione, depositi, ecc.) e la vasca marmorea con fontana centrale situata al piano superiore, divenne sepolcro per un gruppo di bambini.
Gli scavi di Carminiello ai Mannesi sono stati aperti al pubblico solo dal 1993 e si possono visitare solo in particolari circostanze.
Da troppo tempo vengono utilizzati in modo improprio: una stalla per cavalli, un deposito, persino un parcheggio abusivo.
Purtroppo a tutt' oggi i proprietari del sito (il Comune e la Curia) non investono molto nella manutenzione, non vi é alcuna progetualità, metodo o strategia. Pertanto, oltre ad assiste all' opera di danneggiamento dovuta alla perenne esposizione agli agenti atmosferici, a causa dell'assenza di custodia non mancano scorribande di adolescenti (prodotto di un obblligo scolastico che non garantisce l'obbligo di risultato) che calpestano letteralmente il valore storico e artistico degli scavi archeologici, forse ingannati da una cornice di spazzatura, sporcizia, ratti e gatti randagi attratti da qualcosa che non possono comprendere.
Il sito archeologico venne alla luce nel 1943 durante i lavori per la rimozione delle macerie della chiesa di Santa Maria del Carmine ai Mannesi, distrutta dai bombardamenti, durante un’ incursione aerea, nella seconda guerra mondiale.
Nell’ Alto Medioevo era stata costruita un' altra chiesa che poi venne inglobata nella Chiesa del cinquecento di Santa Maria del Carmine ai Mannesi.
Il diminutivo ' Carminiello ' faceva riferimento alle dimensioni modeste della chiesa, mentre il nome della via ' Mannesi ' agli artigiani che costruivano e riparavano i carri.
Il sito archeologico occupa un' intera insula, compresa tra il Decumano Maggiore e il Decumano Minore di Napoli, dove sono stati rinvenuti i resti di un grosso edificio di età romana, che ha inglobato nelle sue fondazioni i resti di una domus tardo-repubblicana preesistente. Edificato alla fine del I secolo d.C., è articolato su due piani, quello inferiore destinato ad ambienti di servizio, disposti intorno ad una grande stanza rettangolare affrescata, oltre ad un piccolo impianto termale verso sud. Al livello superiore invece si riconoscono una grande vasca rettangolare ed una piccola vasca con fontana centrale a gradini.
Nel corso dell' epoca imperiale fu costruito un Mitreo in due ambienti del piano inferiore. Il culto mitraico nell'impero romano sarebbe stato influenzato dalla scoperta della precessione degli equinozi da parte di Ipparco di Nicea. In base al quale Mitra sarebbe la potenza celeste capace di causare il fenomeno. Mitra era il dio dei patti, delle alleanze che raggiunse una grandissima popolarità tra soldati, schiavi e mercanti d’ Occidente. Sino a declinare con la diffusione del Cristianesimo. Il sacrificio caratteristico di questo nuovo culto, assente nel culto indo-persiano, era la tauroctonia. A tutt'oggi si scorgono i resti di un rilievo in stucco visibile sulla parete di fondo, che rappresenta il dio Mitra, un giovane energico, col volto girato, che indossa una corta tunica, brache, mantello ed un cappello frigio, nell'atto in cui afferra il toro con forza, portandogli la testa all' indietro per colpirlo al collo, sgozzandolo con la sua corta spada. Mentre lo scorpione attacca i testicoli del toro ed un serpente ed un cane sembrano bere dalla ferita del toro. Questi animali sono proprio quelli che danno nome alle costellazioni che si trovavano sull'equatore celeste, nei pressi della costellazione del Toro, quando durante l' equinozio di primavera il sole era nella costellazione del toro ( era del toro)
A partire dal V e fino al VII secolo il sito è servito da discarica e come ricettacolo per rifiuti urbani. Dopo il VII secolo, forse anche a seguito della costruzione della prima chiesa, alcuni ambienti dell'edificio romano furono riutilizzati per scopi imprecisati (abitazione, depositi, ecc.) e la vasca marmorea con fontana centrale situata al piano superiore, divenne sepolcro per un gruppo di bambini.
Gli scavi di Carminiello ai Mannesi sono stati aperti al pubblico solo dal 1993 e si possono visitare solo in particolari circostanze.
Da troppo tempo vengono utilizzati in modo improprio: una stalla per cavalli, un deposito, persino un parcheggio abusivo.
Purtroppo a tutt' oggi i proprietari del sito (il Comune e la Curia) non investono molto nella manutenzione, non vi é alcuna progetualità, metodo o strategia. Pertanto, oltre ad assiste all' opera di danneggiamento dovuta alla perenne esposizione agli agenti atmosferici, a causa dell'assenza di custodia non mancano scorribande di adolescenti (prodotto di un obblligo scolastico che non garantisce l'obbligo di risultato) che calpestano letteralmente il valore storico e artistico degli scavi archeologici, forse ingannati da una cornice di spazzatura, sporcizia, ratti e gatti randagi attratti da qualcosa che non possono comprendere.
Écrit le 23 septembre 2016
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Mikhail A
Moscou, Russie1 270 contributions
avr. 2016 • En famille
Небольшая площадь в центре Неаполя с раскопками времен поздней античности. Найдено много остатков керамики, стекла, монет и других археологических находок того времени
Écrit le 23 mai 2016
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Francesco P
Italie685 contributions
mai 2014 • En couple
behind the via Duomo in Naples, a few meters from the Duomo of San Gennaro in Napoli, settle these excavations of an ancient building of Napoli from the Roman period, where it was practiced in ancient times the violent cult of the god Mithras. The religion practiced by the Thracian Gladiators worshiped one God that required human sacrifices. The only exhibit depicting the deity is very deteriorated but fascinating because it represents God in the Act of killing a white Bull, flanked by the symbols of the Sun and Moon, the dog, the Scorpion and the snake that assail the bull sacrifice. The symbolism is deep and probably archaic, forerunner of the cult of the blood of San Gennaro and the symbolism of the Archangel Michael. The site is open only on few occasions.
Écrit le 1 juin 2014
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Ma è visitabile nel suo interno? Perchè ho trovato scritto: sempre visibile dalla strada. Cosa significa?
Rédigé le 18 avril 2018
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